Nel 2021 questo studio osservazionale monocentrico, diretto dal Centro di Spina Bifida e Uropatie Congenite della FPG-IRCCS, si è posto come obiettivo quello di studiare la caratterizzazione quantitativa e qualitativa del microbioma urinario (finger print) nei pazienti con vescica neurologica secondaria a Spina Bifida e di esaminare delle modifiche del microbiota vescicale generate da una differente gestione terapeutica.
Sviluppo del progetto Fin dagli anni 50 si è sempre supposto che le urine in un soggetto in pieno benessere fossero fisiologicamente sterili con assenza di batteri commensali, ma le più recenti e avanzate tecnologie di coltivazione (expanded quantitative urine culture EQUC) e sequenziamento del DNA (tipo il sequenziamento del 16S rRA) hanno permesso di individuare una vasta varietà di batteri commensali che costituiscono il microbioma urinario. Con queste evidenze si è assistito ad una rivoluzione di quelle che sono da sempre state le definizioni di infezione delle vie urinarie e di batteriuria asintomatica sostituite, ad oggi, dal termine disbiosi.
Per Microbiota urinario si intende l’insieme di tutti i microrganismi che popolano la vescica, in particolare il sequenziamento parte dall’amplificazione della regione ipervariabile della sequenza genica 16S rRNA con conseguente migliore comprensione delle origini dei microrganismi urinari.
Per Microbioma si intende, invece, l’insieme dei geni del Microbiota, ad oggi indagabile con le attuali tecnologie “molecolari” ad alto rendimento e informatività (ad es. Next Generation Sequencing), superando l’impossibilità di coltivazione e isolamento di molti ceppi del Microbiota.
E’ ormai noto che la prevalenza di pattern specifici di Microbioma urinario siano associati ad un profilo “sano” ed abbiano anche un ruolo protettivo e preventivo per numerose patologie urologiche riscontrabili sia nel soggetto adulto sia in ambito pediatrico quali le infezioni delle vie urinarie, l’incontinenza urinaria e i tumori della vescica. Tuttavia la maggior parte degli studi presenti nella letteratura internazionale sono per lo più improntati sulla popolazione adulta (incontinenza urinaria da stress, tumore della prostata, e della vescica).
Inoltre quale sia il profilo “sano” del microbioma vescicale in età pediatrica è ad oggi non riportato dai dati della letteratura data l’ampia variabilità dell’età pediatrica (neonati, lattanti, bambini, adolescenti) che implica numerose differenze dal punto di vista ormonale, alimentare, incidenza e tipologia di patologia a carico dell’apparato urinario. Anche in ambito pediatrico, è sempre più evidente come specifici profili del microbioma siano caratteristici di alcune patologie nefrourologiche e abbiano un ruolo predittivo per la loro ricorrenza, gravità e risposta alla terapia.
Questo concetto, come dimostrato da alcuni studi presenti in letteratura, è estensibile anche ai soggetti con vescica neurologica secondaria a Spina Bifida (mielomeningocele, lipomielomeningocele, forme occulte). In questa popolazione, infatti, differenti ceppi di microrganismi considerati uropatogeni (per esempio Klebsiella, Pseudomonas ed Enterococco) sono dominanti rispetto ai soggetti sani dove predomina il Lactobacillo. La differente composizione del microbioma urinario, in soggetti con vescica neurogena, spesso sottoposti a prolungate terapie antibiotiche, a cateterismo intermittente e alla presenza contemporanea di disbiosi intestinale, spiega probabilmente la frequenza di positività delle urinocolture, la cui lettura in senso patologico è ancora di difficile interpretazione. Da qui derivano due grandi problematiche che affliggono tali pazienti: lo sviluppo di microrganismi multiresistenti e i costi associati alle terapie antibiotiche. Infine, nonostante gli studi sul microbioma vescicale siano emergenti nell’età adulta, ad oggi, ancora scarseggiano studi sulla popolazione pediatrica e ancor meno sono presenti studi riguardanti pazienti pediatrici con vescica neurologica secondaria a spina bifida.
Questo progetto di ricerca si è proposto, dunque, di caratterizzare la composizione del microbioma urinario in pazienti con vescica neurogena secondaria a Spina Bifida. L’obiettivo principale è stato quello di configurare un profilo “health promoting” al fine di valutare lo stato generale della funzionalità urinaria e di meglio caratterizzare l’approccio terapeutico in pazienti con vescica neurogena.