Grazie al progetto sportivo sponsorizzato da UniCredit Foundation, l’Associazione La Strada per l’Arcobaleno-ETS in collaborazione con il Centro Spina Bifida e Uropatie congenite e il Centro di Medicina dello Sport e Rieducazione Funzionale della FPG-IRCCS, Roma ha dimostrato il ruolo fondamentale che svolge l’attività fisica, diventata sempre più importante per i bambini/ragazzi, non solo per gli evidenti benefici che lo sport ha per il benessere, ma per gli effetti positivi che lo sport ha sulla mente e sull’integrazione sociale.
SVOLGIMENTO DEL PROGETTO
Il netto miglioramento delle aspettative di vita grazie ai progressi nell’ambito della prevenzione e della gestione delle complicanze ha fatto emergere nuove aspettative per i ragazzi affetti da Spina Bifida.
Oltre a rappresentare un vero e proprio impegno nello sfidare i propri limiti, lo sport li aiuta costantemente a superare la paura che hanno nell’affrontare i pregiudizi e ad evitare il loro isolamento sociale.
Dopo il lungo periodo di pandemia da Covid 19 e di chiusure lo sport deve essere sempre inteso come conquista quotidiana di libertà e divertimento e deve occupare un ruolo primario nella vita dei ragazzi! Poiché è una attività che si fonda su valori sociali, educativi e culturali è determinante nell’inserimento, nell’accettazione delle differenze e nell’osservazione delle regole. Il movimento è l’espressione di una corporeità globale risultato di una costante integrazione tra mente e corpo. Il ruolo di una buona attività sportiva supportata da una corretta alimentazione nei bambini/ragazzi con disabilità è sinonimo di prevenzione dell’obesità e delle patologie ad essa associate, finalizzata ad una migliore qualità della vita. In particolare durante l’età adolescenziale, periodo critico per la comparsa di ansia, depressione e progressiva perdita delle autonomie con conseguente caduta dell’autostima, e per la presa di coscienza di un’immagine di sé diversa da quella dei coetanei, i ragazzi trovano molta difficoltà ad aprirsi al mondo che li circonda. Questo comporta un importante scadimento dello stato di salute e un isolamento sociale con progressivo decadimento della qualità di vita.
Le porte dello sport senza barriere sono spalancate per tutti bambini e ragazzi con disabilità: lo scopo di questo progetto è stato quello di permettere proprio a loro di mettersi alla prova sui campi praticando il tennis nella massima sicurezza e di indirizzarli verso i centri sportivi più vicini alle loro abitazioni Oggi sport e attività fisica vengono sempre più considerati passaggi fondamentali nell’iter riabilitativo del paziente con disabilità, per i benefici sia fisici che psichici.
Whellchair Tennis è un progetto aperto a tutti i ragazzi e ragazze a partire dai 6 anni di età affetti da Spina Bifida: nato per coniugare l’aspetto più strettamente sportivo a quello scientifico valutando la qualità della vita dei bambini/ragazzi, i profili cognitivi e le abilità di performance, l’asset nutrizionale e la capacità respiratoria e cardiaca.
https://link.springer.com/article/10.1007/s00381-023-06152-3